“Sette anni di politiche di centrodestra, di demonizzazione dell’immigrazione, di slogan sulla sicurezza, di ventilati pugni di ferro rivelatisi semplici spot: nella realtà dei fatti, poi, le aree calde del Quartiere Ferrovia sono rimaste abbandonate a sé stesse, le attività commerciali sono state progressivamente chiuse e la culla della foggianità si è trasformata presto in un luogo insicuro e senza controllo”.
Lia Azzarone, presidente dell’assemblea regionale del Partito Democratico e candidata al consiglio comunale a sostegno di Maria Aisa Episcopo, accende i riflettori sul tema sicurezza in zona stazione.
“Non vogliamo abbandonarci al populismo, non ci appartiene. Ma- rimarca Azzarone- se in questi anni di centrodestra, aggravati da due anni di commissariamento che ha spento ogni ipotetico slancio sul tema, gli unici interventi pensati dalla passata Amministrazione per il Rione sono stati un gabbiotto per Vigili Urbani mai entrato in funzione e l’apertura per qualche mese della sede della Lega, allora abbiamo il dovere di sottolineare una sostanziale e pericolosa sottovalutazione di un problema che interessa tutta la Città, la sua immagine, la sua economia e la sua storia”.
“Il bivacco, la prostituzione, le risse intaccano la vivibilità non solo dei residenti, ma di tutti coloro i quali hanno vissuto, come me, quelle strade e quelle vie. Si è deciso- commenta la candidata- di utilizzare il Quartiere Ferrovia come semplice spot elettorale per offrire qualche spunto polemico a Salvini, senza suggerire al contempo soluzioni. Credo fortemente che il degrado vada combattuto con la vitalità: credo fortemente che si debba investire nelle vie del rione incentivando l’apertura di attività commerciali, magari prevedendo detrazioni e agevolazioni fiscali su Tosap o Tari per i primi anni, abbinando queste misure ad un reale incremento di controlli”.
“Se i sette anni di governo cittadino di centrodestra, e i due di commissariamento seguiti allo scioglimento della passata Amministrazione, ci hanno insegnato qualcosa, è che l’inerzia genera degrado. Oggi- conclude Azzarone- i prezzi degli immobili sono dimezzati e questo depone a favore di affitti in condizioni disumane che alimentano l’idea di un quartiere ghetto. Videocamere di sorveglianza, agevolazioni fiscali per nuove attività, maggiori controlli, coinvolgimento dell’associazionismo locale potrebbero rendere l’intera zona più vivibile. Ed in questa direzione ci muoveremo insieme al nostro candidato sindaco, Maria Aida Episcopo”.