L’On. Avv. Paolo Agostinacchio, ha espresso cordoglio per la scomparsa del Presidente Emerito Giorgio Napolitano ed ha inteso inviare agli organi di Stampa la seguente nota:
Da avversario, pur non condividendo orientamento politico e dichiarazioni rese nel passato, desidero, nel rispetto dovuto in questa triste occasione, affermare che va ascritto al Presidente il merito di avere evidenziato le contraddizioni ed il negazionismo prima del partito comunista e poi del mondo di sinistra sulle Foibe.
Giorgio Napolitano si inchinò sugli Italiani vilmente uccisi ed infoibati dai partigiani rossi titini alleati con i brigatisti garibaldini italiani nonché sui luoghi dell’eccidio dei partigiani della Osoppo, barbaramente trucidati dai comunisti, anch’essi partigiani, agli ordini degli slavi per volontà del PC.
Nel 2007 il Presidente Napolitano ebbe a dichiarare, parlando del Trattato di Pace del 1947: «… Vi fu, dunque, un moto di odio e di furia sanguinaria e un disegno annessionistico slavo, che prevalse innanzitutto nel trattato di pace del 1947 e che assunse i sinistri contorni di una pulizia etnica».
Dalla dichiarazione del Presidente emerge una chiara condanna alla politica del PC riguardante la Venezia Giulia e dei crimini commessi dai partigiani comunisti italiani agli ordini (per volontà di Togliatti) del nono corpus sloveno titino.
Purtroppo, ancora oggi, pur in presenza delle affermazioni del Presidente Emerito e degli altri Capi di Stato che lo hanno preceduto e seguito, a sinistra si tenta di giustificare gli eccidi commessi contro gli Italiani infoibati.