Il Foggia centra il sesto risultato utile consecutivo. La cura Zauri funziona e i frutti sono buoni, davanti al proprio pubblico i rossoneri s’impongono per 1-0 contro un ottimo Picerno. Prima parte di gara faverovole agli ospiti, al 6’ dagli sviluppi di un calcio d’angolo, Energe colpisce il palo, poi Salines allontana la minaccia. Al 23’ ancora Picerno, con una punizione di Guerra, Bernardotto di testa la manda di poco in fondo campo alla sinistra di Perina. Al 30’ si fa vedere il Foggia, Parodi fa le prove del gol, da calcio d’angolo di testa colpisce l’esterno della rete. Due minuti più tardi, contropiede rossonero, Mazzocco in area con un diagonale non impensierisce Summa che blocca a terra. Al 37’ il Foggia passa in vantaggio, dagli sviluppi di un calcio d’angolo, Parodi di testa la mette alla destra di Summa che nulla può. Al 40’ il Picerno risponde con una sassata dalla distanza di Nicoletti, la palla finisce sul fondo. Al 44’ il Picerno va vicino al pareggio, Energe sbuca dietro la difesa rossonera e dà fondo campo mette in mezzo per Petito che sbaglia un rigore in movimento, mandando la palla alta sopra la traversa.

Nella ripresa il copione sembra non cambiare, Picerno che cerca il pareggio e dalla distanza ci prova Franco, ma Perina si alluna sulla sinistra e riesce a smanacciare, poi sulla ribattuta i lucani trovano il pareggio, ma viene fischiato l’offside. Al 51’ il Foggia va vicino al raddoppio con un’azione spettacolare, assist di Emmausso di tacco al volo per Millico, che dal limite dell’area calcia anche lui al volo, trovando la risposta di Summa che devia in angolo. Al 67’ ancora Millico dalla distanza, ma la palla finisce sul fondo. Al 78’ è ancora il capitano del Foggia che ci prova con un tiro a giro, palla che finisce fuori di poco. Il Foggia sciupa tanto e all’84 si aggrega anche Murano, che d testa non incrocia bene e spedisce la palla sul fondo. Dopo quattro minuti di recupero, il Foggia porta a casa tre punti d’oro portandosi a meno tre dal Trapani, che lunedì sera sarà il prossimo avversario.

Fonte foto: Antonellis

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